Terminate le sanzioni ONU che impedivano l’acquisto di armamenti ed equipaggiamenti per la Difesa, l’Eritrea sembra aver finalizzato un primo acquisto in Russia di elicotteri leggeri Kazan Ansat, costruiti dalla Kazan Helicopter Plant, la cui consegna dovrebbe avvenire entro la fine del corrente anno.
A confermare la notizia è stata l’agenzia russa Ria Novosti, secondo la quale l’ordine per due esemplari di Ansat sarebbe stato definito nel 2018, sebbene bloccato in conseguenza delle sanzioni. I due esemplari acquistati, della variante militare configurata per il trasporto fino a 7 persone, hanno un’autonomia operativa di circa 500 Km e una cabina facilmente riconfigurabile per il trasporto delle merci, sino ad un peso massimo di 1.166 Kg.
Non sono stati forniti dettagli circa le eventuali dotazioni ulteriori degli elicotteri, né se il pacchetto d’offerta russa includa anche l’addestramento degli equipaggi eritrei.
L’acquisto si inserisce invece nell’ambito di un più ampio ambito di interesse dell’Eritrea per l’industria militare russa, con la quale da oltre due anni è impegnata nello studio di soluzioni atte a garantire un graduale ammodernamento dei mezzi e degli equipaggiamenti per le proprie forze armate. Un particolare interesse è stato manifestato dagli eritrei per le armi leggere con cui incrementare la capacità delle unità di fanteria e per le imbarcazioni missilistiche di piccolo tonnellaggio, con cui sostituire il vetusto – e in gran parte non più operativo – naviglio dislocato tra la costa e l’arcipelago delle isole Dahlak.
Un risultato significativo della capacità commerciale della Russia in Eritrea, che è senz’altro riconducibile agli sforzi del forum Russia-Africa dello scorso anno, organizzato congiuntamente da Egitto e Russia.