Il ministro della pesca yemenita, Fahd Kafayen, ha accusato l’Eritrea di aver ripetutamente violato le acque nazionali ed aver sequestrato illegalmente alcuni pescherecci, trattenendo senza alcuna specifica accusa gli equipaggi.
Nel chiedere la liberazione degli equipaggi e delle imbarcazioni, il ministro ha affermato che sono ormai quindici i casi di violazione delle acque territoriali yemenite, con altrettanti sequestri.
Pur in assenza di una risposta ufficiale da parte dell’Eritrea, la questione ha portato nuovamente alla ribalta la sovranità contesa delle isole Hanish, ubicate nel Mar Rosso esattamente sul confine nautica tra Eritrea e Yemen.
La rilevanza delle isole deriva dalla posizione strategica di controllo dello stretto di Bab el Mandeb e dai diritti di pesca nelle acque circostanti, che, sebbene scarsamente abitate, rende l’arcipelago un cruciale punto di interesse.
Sotto dominio turco fino al 1923, l’arcipelago delle Hanish fu poi occupato dall’Italia sino al 1941 e dagli inglesi sino al 1947, finendo poi abbandonate salvo una sporadica presenza di pescatori yemeniti. Rimasta a lungo sospesa la definizione della sovranità, nel 1993, con l’indipendenza dell’Eritrea dall’Etiopia, Asmara ne rivendicò il possesso, dando avvio ad un infruttuoso negoziato con lo Yemen.
Al fallimento dei negoziati, nel 1995, e in seguito all’avvio di lavori da parte dello Yemen per la costruzione da cune strutture alberghiere sulle isole, gli eritrei sferrarono un attacco militare tra il 15 e il 17 dicembre, che provocò numerose vittime.
Una successiva pronuncia della Corte dell’Aia assegnò la sovranità dell’arcipelago allo Yemen, pur riconoscendo i consolidati diritti di pesca degli eritrei.