L’8 agosto i jihadisti dell’al Shabaab hanno sferrato un attacco suicida all’ingresso del compound militare presso il nuovo centro sportivo della capitale, recentemente inaugurato e presentato dal governo come simbolo della rinascita della Somalia.
L’attacco è stato sferrato secondo le consuete modalità del gruppo jihadista, con l’impiego di un’autobomba guidata da un kamikaze che si è fatta esplodere in prossimità dell’entrata del compound della “Brigata 12 Aprile”, provocando la morte di otto militari dell’esercito somalo, seguita poi dall’irruzione di un commando che ha cercato sferrare il proprio attacco al compound venendo poi respinto dalla reazione dei militari somali.
Un bilancio pesante, cui devono aggiungersi almeno trenta feriti, che riporta la minaccia jihadista nel cuore della capitale. L’attacco dell’8 agosto ha un connotato squisitamente politico, per colpire le istituzioni somale nel mezzo di una profonda crisi di governo seguita alla destituzione del primo ministro Hassan Khaire da parte del presidente Farmajo, attraverso una modalità che viene definita irrituale per l’assenza di consultazioni da parte dei governi degli stati regionali, provocando radicati malumori.