Il 7 agosto si è tenuto un nuovo incontro tra le rappresentanze sindacali e i funzionari della Farnesina per discutere dell’irrisolta vicenda della scuola italiana ad Asmara.
Nel riscontrare uno stallo nell’iniziativa diplomatica tra i due paesi, il MAECI ha lamentato come ogni iniziativa italiana non abbia sortito alcun riscontro dalla controparte eritrea, vanificando quindi la possibilità di una soluzione così come proposta dall’Italia.
È stato peraltro comunicato che, in via prudenziale, si procederà con l’approvazione di un decreto interministeriale di sospensione delle attività della scuola.
I rappresentanti dell’Anief ritengono tuttavia inopportuno procedere con il decreto di sospensione, ritenendo che questo comporti poi la chiusura dell’Istituto, per la cui riapertura sarebbero necessari passi ulteriormente complessi.
Mentre anche l’Anief ribadisce la necessità di mantenere la scuola saldamente in mani italiane, insiste sul riconsiderare l’opportunità del decreto di sospensione e chiede siano ristabiliti canali di dialogo immediati con l’Eritrea al fine di individuare le “vere ragioni” che hanno indotto il governo di Asmara ad intraprendere la via del confronto.
Tutti i docenti della scuola, ad eccezione della Dirigente Scolastica, sono stati espulsi dall’Eritrea, e il governo locale ha avviato le procedure per la transizione della scuola alle autorità eritree.