HomeSomaliaAccordo sulla legge elettorale in Somalia, ma la violenza non cessa

Accordo sulla legge elettorale in Somalia, ma la violenza non cessa

Parlare di Somalia ha coinciso a lungo con la cronaca di numerosi atti di pirateria, che avevano reso il quadrante nord-occidentale dell’oceano Indiano area ad altissimo rischio. Il fenomeno è tornato alla ribalta il 19 agosto, quando la nave “Egeo II”, in avaria, è stata sequestrata da 6 pirati al largo delle coste di Gardafu (Puntland). L’evento è occorso all’indomani del rilascio di 3 marittimi iraniani detenuti dal marzo 2015.

Il dirottamento è il primo dal 2017; 20 i membri dell’equipaggio a bordo. Si sospetta la responsabilità di formazioni armate semi-riconosciute del Puntland: elemento che rammenta come gli atti predatori in mare siano funzione della parcellizzazione dell’autorità a terra. Per mitigare una minaccia opportunistica occorre maggiore stabilità.

Lo stesso accade per il terrorismo, in risalita per frequenza: nella sera del 16 agosto un commando ha attaccato l’hotel Elite a Mogadiscio, asserragliandosi all’interno dopo aver fatto esplodere un veicolo all’ingresso; oltre una decina le vittime civili e militari e circa 40 i feriti. Gli Al-Shabaab hanno rivendicato l’azione. Un altro commando è riuscito a superare le difese e impadronirsi brevemente di un avamposto nel Bay (17 agosto); un raid USA ha invece ucciso un artificiere del gruppo terrorista con un raid nel Basso Scebelli (20 agosto).

Sul piano politico è degno di nota l’accordo raggiunto a Dusa Mareb. Concordato un modello elettorale indiretto, fondato come già nel 2012 e poi nel 2016-17 su assemblee locali di anziani, notabili e delegati, che eleggeranno ciascuna un deputato; la base è ora più ampia e il numero di partecipanti di ciascuna assemblea è 301. La Camera Alta dovrà invece essere eletta dai membri delle assemblee regionali.

L’accordo è un compromesso infine accettato da Farmajo e sostenuto dai leader di Hirshabelle, Galmudug e Banadir; esso è invece osteggiato dai Presidenti di Oltregiuba e Puntland e dovrà essere approvato dalla Camera Bassa. Mancano dettagli ancora molto importanti, tra cui il calendario e le modalità di voto: occasione per ulteriori controversie.

Il completamento dei lavori nel porto di Berbera e la contemporanea intensificazione dei rapporti diplomatici del Somaliland con Taiwan e l’Egitto mantengono inoltre alta l’attenzione sulle dinamiche centrifughe a nord.

Vincenzo Palmieri
Vincenzo Palmieri
Vincenzo Palmieri è un Senior Analyst per l’Africa dell’Institute for Global Studies, dove si occupa prevalentemente di Africa Orientale. Analista politico di una grande multinazionale, il suo ambito di esperienza professionale verte sull’analisi dei sistemi politici e delle dinamiche di crisi del Medio Oriente e dell’Africa.

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