Il 20 ottobre una delegazione ministeriale eritrea, composta dal ministro degli esteri Osman Saleh e dal consigliere presidenziale Yemane Gebreab, si è recata in visita nel Sudan, dove è stata ricevuta dal primo ministro transizionale Abdullah Hamdouk, dal Ministro per gli Affari di Stato ambasciatore Omer Manis e il sottosegretario agli esteri ambasciatore Mohammed Sherief.
La visita è stata condotta nell’ambito del processo di rafforzamento delle relazioni regionali da parte dell’Eritrea, incontrando il favore del Sudan che ha espresso tramite il vertice del governo transitorio la volontà di incrementare la dimensione del rapporto politico con l’Eritrea.
La delegazione eritrea ha poi consegnato al presidente transitorio sudanese, generale Abdel Fattah al-Burhan, un messaggio del presidente Isaias Afewerki recante un invito al potenziamento delle relazioni bilaterali e alcune proposte per la pratica implementazione sul piano politico, economico e della sicurezza.
Le relazioni tra Eritrea e Sudan sono notevolmente migliorate nel corso dell’ultimo anno e mezzo, successivamente al processo di sostituzione politica che ha portato alla fine del governo di Omar Bashir. I vertici del governo transitorio hanno apprezzato il sostegno dell’Eritrea al processo di riforma locale e il sostegno fornito al paese nelle fasi più critiche della crisi politica e sociale, favorendo la ripresa di un dialogo bilaterale per lungo tempo mantenutosi entro dimensioni modeste e a tratti ostili.
I vertici del governo transitorio sudanese e quelli del governo eritreo sono oggi decisamente più vicini tanto sulle questioni del rapporto bilaterale quanto in termini di visione regionale, manifestando la costante volontà di implementare nuove e più intense formule di cooperazione.
In particolar modo, anche il governo sudanese condivide con quello eritreo e con il primo ministro etiopico Abiy Ahmed una profonda avversione per il ruolo e le ambizioni politiche del partito tigrino TPLF, guardando alle evoluzioni della politica del Tigrai come ad una minaccia regionale di ampia dimensione.
A differenza di quello con l’Eritrea, tuttavia, il rapporto del Sudan con l’Etiopia è decisamente meno sereno, interessato da questioni di grande sensibilità sul piano della sicurezza nazionale ed in particolar modo dalla questione connessa allo sviluppo della diga del GERD.
Questo ha permesso all’Eritrea di assumere un ruolo importante sul piano della mediazione regionale, ponendosi al tempo stesso come elemento di raccordo e dialogo tra Addis Abeba e Khartoum e come attore di primo piano del sodalizio di cooperazione tripartito siglato dall’Etiopia, dalla Somalia e dall’Eritrea, al fine di potenziare una strategia regionale di sostegno alle prerogative di ordine politico e strategico dei tre paesi.