Nuovi sciami di locuste si stanno formando in diverse aree del Corno d’Africa, destando preoccupazione per la possibilità di una nuova ondata capace di distruggere i raccolti e mettere a repentaglio la sicurezza alimentare della regione.
A lanciare l’allarme è l’agenzia delle Nazioni Unite FAO (Food and Agricolture Organization), che il 15 dicembre scorso ha diramato un comunicato secondo il quale, in conseguenza delle eccessive dimensioni delle greggi presenti nella regione e delle condizioni atmosferiche favorevoli (caratterizzate da ampie precipitazioni), gli sciami di locuste si sono moltiplicati per dimensione, tornando a rappresentare una concreta minaccia.
L’area maggiormente interessata in questo momento dal passaggio dei nuovi sciami è il Kenya settentrionale, sebbene anche le regioni costiere del Mar Rosso, tanto sulla sponda africana quanto su quella arabica, presentino condizioni di rischio elevato.
L’emergenza locuste è tornata quest’anno a rappresentare una minaccia di grandi dimensioni per la regione, con volumi di sciame e danni che nella prima parte dell’anno hanno già fatto registrare i peggiori record da decenni a questa parte.
La risposta della FAO all’eccezionale portata della minaccia materializzatasi quest’anno è stata rappresentata da una colossale operazione che ha visto operare il trattamento anti-infestante in un’area di oltre 1,3 milioni di ettari, grazie alla quale è stata sventata la distruzione di quasi 3 milioni di tonnellate di cereali.
Il nuovo allarme lanciato dalla FAO è accompagnato dalla richiesta alla comunità internazionale di erogare ulteriori fondi, pari ad almeno 40 milioni di dollari, per predisporre le necessarie misure di contenimento della minaccia, e scongiurare il rischio di ampliamento e diffusione degli attuali sciami in Etiopia, Somalia, Eritrea e Yemen.
Il rischio di nuovi sciami di #locuste formatisi nel #Kenya settentrionale minaccia di costituire una nuova e devastante ondata capace di interessare l’intero #Corno d’#Africa