Il 4 marzo si è riunito il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con l’intento di approvare una dichiarazione sull’attuale crisi nella regione del Tigrai, dopo le reiterate denunce da parte dell’Alto Rappresentante per i Diritti Umani di massacri e violenze contro la popolazione civile.
Nell’ambito della seduta non è stato raggiunto il consenso necessario per approvare la dichiarazione, coma hanno confermato fonti diplomatiche all’interno del Consiglio di Sicurezza.
Il documento presentato all’attenzione dei membri del Consiglio indicava chiaramente una responsabilità dell’Etiopia e dell’Eritrea per violenze denunciate nel Tigrai, chiedeva la fine immediata delle ostilità e l’immediato accesso delle organizzazioni umanitarie per portare aiuti medici ed alimentari alle popolazioni locali.
La dichiarazione non ha trovato il sostegno della Russia e della Cina, così come dell’India, che hanno definito la questione un affare interno all’Etiopia.