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In Eritrea Danakali considera lo sviluppo di impianti geotermici per gli impianti di Colluli

La società australiana Danakali, impegnata in Eritrea nello sviluppo dell’impianto di Colluli per la produzione di solfato di potassio, ritiene possibile lo sviluppo di un impianto geotermico, oltre a quelli solari ed eolici.

La società mineraria australiana Danakali, impegnata in Eritrea nello sviluppo di un grande impianto per la produzione di solfato di potassio, nell’ambito di un progetto congiunto a Colluli con la Eritrean National Mining Corporation, starebbe valutando di incrementare la portata del progetto industriale attraverso lo sviluppo di un centro per la produzione di energie rinnovabili.

Il progetto, più ad ampio raggio, potrebbe secondo i vertici della compagnia includere anche lo sviluppo di un sistema per la produzione di energia solare, eolica e geotermica, che sarebbe poi utilizzata per l’alimentazione della produzione di solfato di potassio (potendo in tal modo certificare la Danakali come industria ad emissioni zero) e per la distribuzione locale.

L’area di Colluli, dove la Danakali è impegnata nello sviluppo del progetto, è stata analizzata geologicamente nel 1996 dallo US Geolocical Survey in cooperazione con il Ministero delle Miniere e dell’Energia eritreo, individuando soprattutto nell’area di Alid riserve geotermiche con un potenziale di 250/300 gradi Celsius. Condizioni che potrebbero giustificare lo sviluppo di un impianto geotermico.

Angelo Cardarello
Angelo Cardarello
Angelo Cardarello gestisce i programmi editoriali dell’Institute for Global Studies, contribuendo alla produzione di articoli divulgativi sul Medio Oriente e l’Africa. Ha studiato International Relations in Olanda, perfezionando poi i suoi studi in Libano.

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