Dal 1° aprile sono rientrati in classe in Eritrea gli studenti delle scuole dell’obbligo, sebbene attraverso l’implementazione di un più rigido protocollo di contenimento del Covid-19, che prevede il distanziamento tra i banchi, l’uso della mascherina protettiva e l’adozione di misure igieniche obbligatorie per tutti gli studenti.
Il ministero dell’educazione ha predisposto una turnazione su tre cicli per impedire eccessivi affollamenti nelle classi, alternando le ore di lezione con intervalli frequenti.
I dati ufficiali del governo eritreo in merito alla pandemia fanno registrare alla data del 1° aprile 23 diagnosi di contagio, portando il totale dei casi accertati a 3308, 20 ricoveri su un totale di 3049 e 10 decessi.
Il 29 marzo, in previsione della riapertura delle scuole, hanno ripreso a funzionare parzialmente i mezzi del trasporto pubblico, con precedenza su quelli impegnati nei collegamenti tra villaggi e città e solo parzialmente quelli all’interno dei centri urbani. Anche l’utilizzo dei mezzi pubblici è regolato da specifiche norme sanitarie.
Il 5 aprile, infine, il Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni ha annunciato l’intenzione di riaprire parzialmente al traffico aereo civile a partire dalla metà circa del corrente mese, autorizzando inizialmente due voli settimanali sulla tratte tra Asmara e Mogadiscio e tra Asmara e Dubai.