Il 14 agosto ha iniziato un viaggio di nove giorni nella regione del Corno d’Africa l’inviato speciale USA Jeffrey Feltman, arrivando come prima tappa ad Addis Abeba, in Etiopia, da dove proseguirà poi per Gibuti, prima di recarsi negli Emirati Arabi al termine della visita.
Sono previsti incontri di alto livello in entrambi i paesi del Corno d’Africa, così come poi nel corso dell’ultima tappa ad Abu Dhabi, mentre la missione è stata ufficialmente presentata come finalizzata alla “promozione della pace e al sostegno della stabilità e della prosperità”.
Il governo degli Stati Uniti chiede alle autorità di Addis Abeba di promuovere il dialogo con le autorità del Tigrai del TPLF, giungendo nel paese in una difficile fase del conflitto che interessa la regione settentrionale del paese contro il governo federale e i suoi alleati. Qualsiasi ipotesi di apertura da parte del governo di Abiy Ahmed sembra al momento esclusa, continuando le autorità federali a considerare il TPLF come una organizzazione terroristica, con la quale non si vuole scendere a patti.
Non diminuisce invece l’intensità dei combattimenti lungo i confini del Tigrai e nella regione dell’Amhara. Le forze militari del TPLF, le TDF, sembrano ormai essersi spinte in profondità verso sud, nella regione Amhara, conducendo attacchi in prossimità della cittadina di Woldiya, con la distruzione di numerosi mezzi corazzati e blindati e la cattura di alcuni militari.
La televisione tigrina ha invece riportato notizie di intensi scontri in prossimità del santuario di Checheho, circa 130 Km a sud del confine con il Tigrai, dove le forze militari dello stato dell’Amhara avrebbero iniziato a concentrare la propria difesa, nell’ottica di impedire alle forze del TDF di raggiungere la città di Gondar, lungo l’autostrada B30, ormai a circa 60 Km dalla linea del fronte.
L’offensiva tigrina sembra quindi confermare l’intenzione di spingersi in profondità nella regione dell’Amhara, principalmente lungo due direttrici che seguono il tracciato delle autostrade B30 (in direzione di Gondar e Bahar Dar) e A2 (in direzione di Woldiya e Dessiè). Le intense precipitazioni sembrano aver determinato una fase di relativa stasi nelle operazioni militari, sebbene sporadici episodi sogno segnalati in più località.
Il 10 agosto, infine, l’ufficio del primo ministro etiopico Abiy Ahmed ha diramato un comunicato con il quale ha lanciato una chiamata alle armi contro le forze del TPLF, accusate di voler distruggere il paese. Il reclutamento di nuovi soldati e l’unione delle forze tra le unità federali e le milizie regionali, nell’intento del governo di Addis Abeba, deve condurre ad uno sforzo politico e militare congiunto per lanciare una controffensiva in direzione del Tigrai.