Le ultime notizie dall’Etiopia riguardo al conflitto fra TPLF e forze federali risalgono a giovedì 9 settembre. Sembra infatti che le truppe del TPLF schierate nella regione dell’Afar si siano ritirate da questo teatro bellico.
Le versioni del governo di Addis Abeba e del TPLF differiscono però sostanzialmente su quelle che sono le ragioni che hanno portato le forze tigrine a sgombrare l’area. Dina Mufti, la portavoce del ministro degli esteri etiopico, ha affermato infatti che le forze del TPLF hanno abbandonato l’Afar in quanto “secondo un’informazione militare, sono stati sconfitti e hanno lasciato il campo”.
La versione del TPLF, riportata dall’agenzia Reuters che si è messa in contatto con il portavoce del TPLF Getachew Reda tramite telefono satellitare, è invece tutt’altra. Reda infatti ha affermato che le autorità governative si sono accorte solamente ora che le forze tigrine hanno lasciato la regione, il motivo sarebbe infatti che i combattimenti in quest’area sono finiti e che la ritirata è stata strategica. Le truppe dislocate nell’Afar sarebbero infatti state schierate nuovamente, questa volta nell’Amhara, dove i combattimenti sono più serrati. Reda ha affermato che “Non siamo stati sconfitti. Non c’era combattimento in Afar quindi abbiamo fatto dei movimenti di truppe”.
Entrambe le notizie non sono state confermate da nessun media o agenzia indipendente.
Billene Seyoum, la portavoce del primo ministro etiopico, ha poi rincarato la dose ringraziando le forze di difesa nazionale e le milizie dell’Afar la cui collaborazione è stata fondamentale nello scacciare le forze tigrine dalla regione.
Getachew Reda ha poi rilasciato alcuni tweet dal proprio account personale contestando queste affermazioni: “Abiy & Co. Stanno cercando di far credere ai propri sostenitori che stanno avanzando nell’Amhara e nell’Afar: non è vero”, “le nostre forze ne stanno abbattendo migliaia” concludendo poi con una promessa al primo ministro “i combattimenti nella regione dell’Amhara stanno procedendo in una maniera che renderà certo che Abiy non possa mentire per uscirne”.
Intanto Abiy continua a definire il conflitto come una semplice operazione di mantenimento dell’ordine pubblico, mentre gli inviati dell’Unione Africana chiedono al leader etiopico di iniziare il dialogo con i leader tigrini.
Ad oggi, dunque, è difficile valutare affermare se il conflitto si sia semplicemente spostato, oppure se le forze federali abbiano registrato una vittoria importante nell’area, o ancora se siano state sconfitte e il movimento di truppe verso l’Amhara è il preludio ad un’offensiva del TPLF nell’Amhara.