Nuovi scambi di accuse tra il governo dell’Eritrea e l’organizzazione Human Rights Watch, dopo che quest’ultima ha confermato le denunce dei mesi scorsi in merito ai massacri di civili nella regione del Tigrai, accusando l’Eritrea di responsabilità dirette, insieme alla forze federali etiopiche.
Secca smentita da parte del ministro dell’informazione eritreo, Yemane Meskel, secondo il quale soprattutto le indagini condotte nella città di Axum sarebbero state di fatto manipolate dalla capacità del TPLF di fornire una propria rosa di testimoni, giudicati non attendibili.
Al tempo stesso, il 17 settembre, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha emesso un ordine esecutivo – non ancora reso operativo – relativo all’adozione di nuove sanzioni contro l’Etiopia, l’Eritrea, le forze regionali Amhara e anche quelle tigrine del TPLF. Queste sanzioni, nelle parole del presidente USA, diventeranno pienamente efficaci nel corso dei prossimi giorni qualora le violenze e le violazioni dei diritti umani nelle regioni interessate dal conflitto dovessero continuare.
Anche l’organizzazione Amnesty International è intervenuta lo scorso 17 settembre con un comunicato in cui chiede all’Eritrea di rilasciare i politici e i giornalisti arrestati vent’anni fa all’indomani della divulgazione di una lettera a firma di un gruppo di esponenti del partito di governo – che si definiva come il G15 – che chiedeva il pieno ripristino delle prerogative democratiche dello Stato.
Gli arresti, compiuti tra il 18 e il 23 di settembre del 2001, sono stati accompagnati secondo Amnesty International dall’adozione di misure inumane di detenzione e dalla più assoluta mancanza di informazioni circa lo stato di salute dei politici e dei giornalisti arrestati.
In occasione del ventesimo anniversario dell’arresto, Amnesty International ha voluto ribadire la sua ricorrente richiesta di rilascio dei prigionieri, unitamente all’urgente comunicazione di notizie relative allo stato di salute, su cui il governo di Asmara ha tenuto il massimo riserbo nel corso degli ultimi due decenni.