HomeEtiopiaL’insicurezza alimentare nel nord dell’Etiopia aumenta

L’insicurezza alimentare nel nord dell’Etiopia aumenta

Secondo il WFP, in Etiopia, sia nell’Amhara che nel Tigrai le operazioni umanitarie sono ostacolate dai combattimenti fra TPLF e forze federali e la situazione sta peggiorando.

Il conflitto in Etiopia fra TPLF e forze governative ha numerose sfaccettature e, oltre alle morti in conseguenza degli scontri militari, anche la mancanza di cibo minaccia centinaia di migliaia di persone. Se gli annunci di una carestia imminente nel Tigrai sono stati preventivi tuttavia le operazioni delle organizzazioni umanitarie sono continuamente ostacolate. Adesso sembra che anche nell’Amhara la situazione stia degenerando rapidamente.

Difatti, la scorsa settimana, numerose foto sono state rilasciate riguardo alla difficile situazione vissuta in questa regione confinante con il Tigrai. L’Amhara è attualmente infatti il teatro principale dello scontro fra le forze federali e quelle fedeli a Macallè, e le ultime notizie affermano che gli sfollati sono circa mezzo milione di persone e addirittura un milione quelli con carenze di cibo.

I social media hanno condiviso numerose immagini riguardo alla situazione in Amhara, tuttavia il reparto fact-checking della BBC ne ha smentite numerose affermando che alcune risalgono addirittura alla carestia del 1984.

Nel mentre le forze federali e quelle del TPLF si scambiano accuse reciproche riguardo al blocco degli aiuti. Il governo afferma che una delle aree più in necessità di aiuti alimentari, il distretto del Nord Wollo, non è stato accessibile per via della presenza delle forze di opposizione. La portavoce del Primo Ministro ha affermato che “il blocco del TPLF delle operazioni umanitarie sta peggiorando la situazione”.

Il TPLF, a sua volta, ha accusato il governo di togliere le comunicazioni e l’elettricità alle aree sotto il suo controllo. Ad ogni modo la situazione sembra meno grave di quanto sembri secondo il World Food Programme (WFP), il quale ha affermato che nonostante in Amhara vi sia scarsezza di cibo “non vi sono prove che sostengano che nel Nord Wollo sia in corso una carestia. Ma il continuo dell’offensiva fa sì che numerose aree siano inaccessibili per via del combattimento, facendo sì che l’insicurezza alimentare sia seria nell’area”.

Nel Tigrai la situazione invece è ancora più difficile. Da Luglio il WFP ha registrato 445 camion che sono entrati nell’area per portare gli aiuti alimentari, tuttavia solo 38 sono tornati. Questo, secondo l’agenzia ONU, è il maggior ostacolo all’aumento delle forniture di aiuti alimentari. La situazione è tuttavia più grave, come già annunciato da tempo, che nell’Amhara: ci sono almeno 350.000 persone che vivono in condizioni di carestia. Anche qui i due combattenti si sono accusati a vicenda di ostacolare le operazioni delle organizzazioni internazionali.

La situazione dunque è ancora piuttosto volatile e anzi le condizioni d’insicurezza alimentare si stanno espandendo di pari passo al conflitto. Secondo l’ONU, il Tigrai è in “un blocco de facto” e ha poi rinnovato la preoccupazione per una “catastrofe incombente”.

Andrea Cellai
Andrea Cellaihttps://meridiano42.it
Laureato magistrale in Relazioni Internazionali, con un peculiare interesse per le dinamiche economico-politiche del Corno d'Africa e in particolar modo dell'Etiopia.

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