Continua l’offensiva in Etiopia delle forze federali dell’ENDF e delle milizie degli stati regionali Amhara e Oromia contro le forze del TDF, sebbene questa appaia alquanto difficoltosa e a tratti fallimentare.

La direttrice principale dei combattimenti interessa le aree di confine nord-orientali dell’Amhara, nel tentativo di riconquistare l’asse viario della B22 e le località che da mesi sono sotto il controllo delle forze tigrine.

Intensi combattimenti si sono verificati nel corso della settimana in prossimità della cittadina di Gashena, controllata dalle forze del TDF e che rappresenta un importante crocevia stradale regionale, dal quale poter muovere a nord verso Lalibela.

Le unità militari dell’esercito federale e quelle regionali dell’Amhara sono impegnate da oltre una settimana nel tentativo di espugnare la cittadina, facendo ampio uso di artiglierie e colpendo ripetutamente le forze nemiche con incursioni aeree.

Le informazioni dalla regione sono incomplete e di difficile verifica, sebbene sembri confermato che le forze del TDF siano riuscite sino ad oggi a respingere ogni attacco alla cittadina. Le operazioni in prossimità di Gashena risultano essere tuttora in corso e numerose vittime sono state segnalate su entrambi i fronti del conflitto.

Un secondo fronte dell’offensiva federale è stato aperto invece lungo l’asse viario della A2, che rappresenta probabilmente il più importante asse stradale del paese, che costeggia il confine con la regione dell’Afar collegando la capitale Addis Abeba al nord del Tigrai, sino ad Adua.

L’esercito federale e le milizie regionali Amhara hanno sferrato il 12 ottobre un attacco alla cittadina di Mersa, con l’obiettivo di avanzare poi verso l’importante centro urbano di Waldiya, dove la A2 interseca il tratto finale orientale della B22.

Nonostante l’intensità dell’attacco, condotto attraverso l’impiego di artiglierie pesanti e incursioni aeree, l’offensiva sembra essere fallita e – secondo alcune fonti – le forze del TDF tigrino avrebbero lanciato una controffensiva verso sud.

Il 14 ottobre è trapelata invece la notizia secondo la quale la Turchia si appresterebbe a fornire all’esercito federale di Addis Abeba alcuni droni armati TB-2, completi di parti di ricambio e addestramento per il personale dell’ENDF. L’impego dei droni armati di fabbricazione turca allarma i vertici tigrini del TPLF, che temono la possibilità di un effettivo e più concreto incremento di fuoco contro le proprie unità impegnate sul terreno.

Una valutazione complessiva della controffensiva in atto sembrerebbe in conclusione dimostrare come la stessa sia stata lanciata su due principali direttrici all’interno del territorio Amhara sotto controllo tigrino, lungo gli assi stradali dalla B22 e della A2, tra le province del Wollo del Nord e del Wollo del Sud.

Le operazioni militari in corso nell’area più orientale, lungo l’asse della A2, sembrano essere diminuite di intensità nel corso degli ultimi giorni, dopo l’apparente fallimento della conquista della cittadina di Mersa da parte delle truppe dell’ENDF e delle milizie Amhara.

Sarebbe invece ancora in corso, e con rinnovata intensità, l’offensiva lanciata dall’ENDF e dagli Amhara lungo l’asse della B22, nel tentativo di conquistare la cittadina di Gashena. Nessun reale mutamente di fronte, tuttavia, sembrerebbe essere stato registrato nel corso della prima settimana di slancio operativo dell’iniziativa federale.

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