La scorsa settimana ha visto un rinnovato scontro fra le forze governative dell’Etiopia e quelle tigrine in varie aree del nord dell’Etiopia. Da una parte circa 4 raid aerei sono stati compiuti dalle forze governative contro i ribelli tigrini, principalmente a Macallè ma anche in altre aree. Dall’altra, nonostante non ci siano conferme da media indipendenti ancora, sembra che le forze tigrine stiano continuando la loro avanzata verso Addis Abeba incontrastati.

Il primo attacco aereo è stato condotto lunedì 18 ottobre, il giorno del mercato a Macallè, e sembra abbia prodotto vittime anche tra i civili anche se il governo afferma che gli obiettivi erano infrastrutture ad uso militare. Nonostante ciò l’UNOCHA ha denunciato la morte di tre bambini durante questi attacchi aerei. Altri attacchi aerei sono stati condotti su Macallè durante la settimana, e mentre il governo afferma che questi erano rivolti contro obiettivi militari, in particolare siti ospitanti artiglieria pesante, alcuni attivisti di ONG affermano che questi erano rivolti contro edifici residenziali.

Durante uno di questi raid aerei, il 22 ottobre, uno dei voli dell’ONU che stava portando aiuti umanitari in Tigrai è stato costretto a rinunciare all’atterraggio. Il governo etiopico ha affermato che il raid era diretto verso un centro di addestramento delle forze tigrine. Le autorità a Macallè hanno consigliato all’aereo di virare e tornare ad Addis Abeba perché l’atterraggio non era sicuro, tuttavia questi aveva ricevuto il via libera poche ore prima proprio dalle forze federali ad Addis Abeba. Una situazione che sicuramente non aiuta la distensione dei rapporti tra le agenzie umanitarie e il governo etiopico.

Le ultime notizie dei raid aerei condotti dal governo li localizzano ad Adua e Mai Tsebri, ovvero ad est e a sud di Macallè. Tuttavia, essendo le comunicazioni interrotte in Tigrai, è difficile verificarne l’entità al momento. Lo stesso vale per le notizie riportate dalle forze tigrine: tramite il suo account twitter e interviste alla BBC il portavoce del TPLF Getachew Reda dà la lettura del TPLF di questi raid aerei e fornisce anche un resoconto degli scontri militari.

Reda afferma che questi raid sono stati compiuti per distrarre l’attenzione etiopica e internazionale dalle forti perdite che l’esercito di Addis Abeba sta subendo sul campo. Mentre, riguardo all’aereo dell’ONU, Reda ha affermato che l’autorizzazione concessa da Addis Abeba per il volo nascondeva la speranza che questi fosse abbattuto dalle forze tigrine provocando uno scandalo.

Inoltre, tramite il proprio account twitter, Reda ha affermato che il 20 ottobre le forze tigrine hanno preso il controllo di Bisitima, Hayk e dalle alture di Marye le quali sono un punto strategico rispetto a Dessie e Kombolcha. Le due città si trovano sulla A2, una delle principali arterie di comunicazione del paese, e sono più o meno equidistanti da Macallè e Addis Abeba. Sembra dunque che l’avanzata delle forze tigrine verso la capitale etiopica continui inesorabilmente.

Il conflitto continua la sua escalation e sembra dunque che una soluzione pacifica sia sempre più lontana date le continue azioni violente da entrambe le parti.

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