Il governo di Gibuti si appresta a collocare sul mercato una quota del 40% della compagnia di telecomunicazioni locale pubblica Djibouti Telecom, sostenendo ulteriori investimenti pre-collocamento per il potenziamento della rete al fine di poter contare su una più consistente risposta da parte degli attori del mercato finanziario.
Nel mese di agosto di quest’anno, il governo di Gibuti ha fissato un termine al 16 settembre per i potenziali investitori per esprimere il loro interesse ad ottenere una quota della società, che rappresenta uno degli ultimi mercati in Africa in cui l’operatore storico detiene un effettivo monopolio sul settore delle telecomunicazioni.
Nel comunicato del governo in cui viene annunciato il collocamento di una quota azionaria sul mercato, il ministero delle telecomunicazioni ha voluto chiarire come il governo “non consideri il monopolio come un dogma intangibile”, lasciando presagire agli analisti del mercato la possibilità di una imminente liberalizzazione del settore, in particolare nell’ambito della telefonia cellulare.
Secondo Agence Ecofin, la compagnia di telecomunicazioni di Gibuti ha ampliato la sua rete 4G/LTE sino a coprire tutto il territorio della capitale e numerose aree urbane in tutte e cinque le sue regioni interne. La rete a banda larga di Djibouti Telecom si estende in tal modo adesso alla regione di Tadjourah, compreso il corridoio stradale settentrionale che collega a Balho.
Il governo afferma che ciò aiuterà Djibouti Telecom a connettere a Internet gli utenti del corridoio che porta all’Etiopia, con un collegamento mobile ad alta velocità. Nel sud di Gibuti, invece, l’operatore sta completando l’installazione della tecnologia 4G nei suoi siti GSM esistenti nelle regioni di As Eyla, Galileh, Goubetto e HolHoll.