Durante la messa della cittadina di Naivisha, nella contea di Nakuru, il vicepresidente Ruto si è presentato con una folta schiera di parlamentari. La scena si era presentata simile nel tragitto per Naivisha, quando Ruto si è fermato per un’altra celebrazione religiosa a Kekopey. Anche qui accompagnato da parlamentari a lui fedeli, davanti ad una folla gremita in stile peronista.
Il tema dei suoi discorsi è stato un tentativo di attirare a sé nuovi alleati per la corsa alle elezioni politiche di agosto 2022. “Siamo pronti a lavorare con chiunque appoggi il nostro programma politico” ha detto Ruto, cercando di far leva sugli scontenti degli altri due principali partiti che si fronteggiano, l’ODM di Odinga e il Jubilee di Kenyatta.
In particolare le “avance” sono state rivolte a tre parlamentari, Mudavadi, Kalonzo e Wetangu’la che si pensa non siano sicuri a dare il loro endorsement a Raila Odinga. Ndindi Nyoro, 35enne deputato oppositore del leader dell’ODM e fedelissimo di Ruto, ha pronunciato una pesante invettiva contro Odinga accusandolo di non aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale e di miopia politica.
Gli “hustlers”, il termine coniato da Ruto, che indica quella fascia della popolazione -soprattutto giovani- che fatica ad arrivare a fine mese, ormai nome di battaglia della coalizione che vede nell’attuale vicepresidente il miglior candidato per le presidenziali, stanno giocando ora partite molto importanti per garantirsi la fiducia del paese ai danni dei “dynasties”, ovvero gli eredi dei primi politici del Kenya indipendente.