I vertici del governo dell’Eritrea si sono riuniti pubblicamente in due occasioni nel corso dell’ultima settimana, in occasione di altrettanti funerali.

Il primo è stato quello di Alamin Mohamed Seid, 74 anni, segretario del partito unico di governo Fronte Popolare per la Democrazia e la Giustizia (PFDJ), di cui è stato uno dei fondatori, deceduto il 15 novembre. Alamin Mohamed Seid, musulmano originario della provincia di Massaua, aderì giovanissimo al Fronte di Liberazione dell’Eritrea (ELF), nell’ambito del quale ricoprì numerose cariche di vertice, divenendone uno dei principali dirigenti.

Alamin era l’unico membro dell’esecutivo del partito unico di governo – insieme al presidente Isaias Afwerki – a provenire dalla dirigenza originale dell’ELF, ed era ben nota la sua particolare vicinanza al presidente, di cui è sempre stato un forte sostenitore politico.

Alamin Mohamed Said si era addestrato militarmente in Siria nel corso degli anni ’70 dello scorso secolo, intrattenendo successivamente intensi legami nella regione per i vent’anni successivi, sostenendo politicamente lo sforzo militare dell’ELF contro il regime etiopico del DERG.

Dopo la vittoria militare e l’indipendenza dell’Eritrea, Alamin aveva ricoperto la carica di ministro della Cultura e dell’Informazione, mentre al terzo congresso del partito EPLF (Fronte per la Liberazione del Popolo dell’Eritrea) venne eletto insieme ad Isaias Afwerki nel consiglio esecutivo del nuovo partito PFDJ.

Notoriamente uno strenuo sostenitore del presidente, è morto dopo un breve soggiorno in Arabia Saudita, dove si era recato per un ciclo di conferenze. Nonostante il massimo riserbo sulle cause della morte, si sono rincorse voci sulla concreta possibilità che questa sia avvenuta in conseguenza del Covid-19, per il trattamento della quale l’Eritrea si posiziona agli ultimi posti nel mondo.

Alle esequie di Alamin Mohamed Seid hanno partecipato il partecipato il presidente Isaias Afwerki, il consigliere presidenziale Yemane Ghebreab e il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, Gen. Filipos Woldeyohannes, recentemente salito agli onori delle cronache internazionali in conseguenza del suo inserimento nelle liste delle persone colpite dalle sanzioni USA.

Il secondo funerale solenne è stato invece quello dell’ex Brigadiere Generale Negash Tesfatsion, morto all’età di 84 anni all’Asmara il 18 novembre. Già esponente di spicco delle forze armate dell’EPLF, il generale ha combattuto sin dai primi anni ’70 dello scorso secolo nella lunga guerra civile contro l’Etiopia e poi il regime del DERG, ricoprendo poi posizioni apicali successivamente alla vittoria contro l’Etiopia nel 1991.

Alle esequie di Negash Tesfatsion, tenutesi il 19 novembre, hanno partecipato il partecipato il consigliere presidenziale Yemane Ghebreab e il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, Gen. Filipos Woldeyohannes,

mentre non è intervenuto il presidente Isaias Afwerki.

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