Un ordigno posto sul ciglio della strada tra Buurane e Mahadey è detonato al passaggio di una pattuglia di militari burundesi inquadrati in AMISOM (Missione dell’Unione Africana in Somalia); 4 soldati sono stati uccisi dall’esplosione (9 dicembre), poi rivendicata da militanti al-Shabaab.

Altre violenze sono avvenute nell’Hirshabelle: spicca l’esplosione in un ristorante a Jowhar (11 dicembre) che ha provocato una vittima e quattro feriti, tra i quali due deputati. Anche questa azione è stata rivendicata dall’Al-Shabaab, che in un attacco separato avevano preso di mira con tiri di mortaio l’aeroporto della città (8 dicembre).

Forze di sicurezza hanno invece proceduto a diversi arresti di militanti a Galkayo, nel Mudug; tensioni tra gruppi armati rivali sono riportate in crescita a Bosaaso in Puntland e nel Galmudug. Qui tensioni a matrice clanica sono sfociate in scontri letali (10 dicembre), poi controllati.

Possibile che queste dinamiche siano state un elemento della discussione tra il Premier Roble e l’Ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Somalia Al’uthman (8 dicembre), sviluppo degno di nota al livello centrale. Le relazioni tra Mogadiscio e Abu Dhabi si sono notevolmente raffreddate negli ultimi anni e in particolare dopo il 2017-2018, ma i comunicati ufficiali seguiti all’incontro fanno stato di colloqui cordiali, che tentano di voltare finalmente pagina.

La discussione ha toccato anche la cooperazione in materia di lotta alla siccità e cooperazione allo sviluppo. Gli EAU sviluppano questi temi anche con Israele – nuovo alleato dopo gli Accordi di Abramo – e persino con la Turchia, arci-rivale regionale. La Somalia diventa un terreno dove poter subito testare nuovi possibili allineamenti, mentre la Turchia non ha esitato a puntellare gli alleati a Mogadiscio anche con la consegna di droni di tipo militare.

Di nuovo, sembra potersi rinvenire un collegamento con la crisi in Etiopia, la cui leadership vicina al Presidente Farmajo è sostenuta dagli Emirati. Un colloquio telefonico tra il Premier etiope Abyi e il Presidente somalo Farmajo (9 dicembre) testimonia quanto cruciale sia quella dinamica nel raffreddare qualunque eventuale estensione dell’instabilità alla Somalia e cementarne il ruolo di alleato di Addis.

Quanto al voto, si osserva l’annullamento per brogli dell’elezione di due deputati nel SudOvest. La mossa può segnare una tappa della distensione con l’opposizione, che aveva minacciato il boicottaggio del voto. Altri scrutini nel Galmudug sono attualmente sotto esame per possibili irregolarità.

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