Secondo le autorità del Kenya sarebbe imputabile ai jihadisti somali dell’al-Shabaab la responsabilità dell’attacco condotto alle prime ore dell’alba del 3 gennaio contro un villaggio nella contea di Lamu, a Widho.
Un uomo sarebbe stato decapitato e altri cinque colpiti con armi da fuoco e poi dati alle fiamme, quando erano probabilmente ancora in vita, mentre alcune abitazioni sono state incendiate e altre saccheggiate.
Il commissario di polizia della contea di Lamu ritiene che l’attacco sia stato condotto dalle milizie dell’al-Shabaab, in base all’analisi delle modalità di conduzione dell’attacco, sebbene abbia aggiunto di non escludere altre piste di indagine, come quella delle rivalità per il controllo delle terre da parte delle comunità costiere. Quattro delle cinque vittime rinvenute nel luogo dell’attacco non sarebbero residenti locali, destando in tal modo perplessità sull’accaduto.
Ad oggi nessuna rivendicazione è stata fatta sull’attacco nella contea di Lamu, e questo induce a sospettare in direzione contraria rispetto all’ipotesi dell’al-Shabaab che, al contrario, solitamente non tarda nel rivendicare la responsabilità dei propri attacchi, soprattutto a fini propagandistici.
L’organizzazione jihadista somala dell’al-Shabaab non ha invece tardato a rivendicare l’attentato condotto lo stesso 3 gennaio sempre nella contea di Lamu, nell’ambito del quale hanno perso la vita 21 soldati dell’esercito del Kenya, tra i quali anche un funzionario dell’intelligence.
I militari keniani sono morti nell’esplosione di un ordigno detonato al passaggio del loro convoglio, tra i villaggi di Sankuran e Kayunga, cui sarebbe seguito un intenso scontro a fuoco.
Quello del 3 gennaio contro il convoglio delle Kenyan Defence Forces (KDF) si tratta di uno dei più sanguinosi attacchi condotti dalle milizie dell’al-Shabaab nella regione, destando allarme tra le autorità locali.
La violenza è tornata a colpire la contea di Lamu il successivo 5 gennaio, con un attacco che ha causato 2 morti e numerosi feriti nell’area del villaggio di Hindi, dove numerose abitazioni sono state date alle fiamme. Anche in questo caso i sospetti delle autorità del Kenya sono orientati verso i terroristi somali dell’al-Shabaab, sebbene le indagini siano ancora in corso e diverse ipotesi siano considerate.
Un ulteriore episodio di violenza ha poi interessato nuovamente la contea di Lamu il 7 gennaio, quando 4 agenti della polizia locali sono stati uccisi in un attentato condotto tra i villaggi di Mkunumbi e Hindi. Anche in questo caso i sospetti ricadono ufficialmente sull’al-Shabaab, sebbene la pista delle lotte per il controllo delle terre non venga esplicitamente esclusa dagli investigatori.