La compagnia di gestione portuale degli Emirati Arabi Uniti DP World ha vinto un ulteriore arbitrato dinanzi ad una corte del London Court of International Arbitration, che ha stabilito un risarcimento di oltre 200 milioni di dollari a favore della compagnia emiratina per il mancato sfruttamento degli impianti del terminal cargo di Doraleh dal 18 febbratio del 2018 al 31 dicembre del 2020.
La corte ha anche stabilito che gli accordi di concessione siglati nel 2006 tra il governo di Gibuti e la DP World restano validi e vincolanti.
L’attribuzione dei danni a favore di DP World sancisce ancora una volta le ragioni della società degli Emirati Arabi Uniti, che aveva subito nel febbraio del 2018 il sequestro del terminal da parte delle locali autorità in conseguenze di tensioni politiche tra i due paesi. I danni adesso attribuiti dalla corte inglese comprendono i dividendi, le commissioni di gestione e gli interessi perduti di DP World, per un importo di 165 milioni di US $ circa, oltre al risarcimento per i saldi in contanti prelevati illegalmente dal governo di Gibuti dal Doraleh Container Terminal, per un importo di circa 36 milioni di US $.
Quella del 24 gennaio è solo l’ultima di una serie di numerose sentenze della LCIA e dell’Alta Corte di Inghilterra e Galles negli ultimi quattro anni, tutte a favore di DP World. Ad oggi, tutte sono state ignorate da Gibuti nonostante la concessione sia rimasta valida e in vigore, secondo la legge inglese. Con l’effetto di questa ultima sentenza secondo cui le azioni illegali di Gibuti stanno maturando responsabilità per danni superiori a 54 milioni di dollari all’anno, DP World rimane ottimista sul fatto che Gibuti riconoscerà che deve rispettare i suoi obblighi legali.