Il 22 gennaio in Somalia militanti Al Shabaab hanno ucciso in un agguato a Mogadiscio l’ex Governatore dell’Hiraan Abdirahman Ibrahim Ma’ow, in lizza come deputato dell’HirShabelle. Il 24 gennaio è avvenuta una esplosione nel mercato Bakara – il maggiore di Mogadiscio; due persone vi sono rimaste uccise. Questa azione non è stata rivendicata. Un’altra esplosione è avvenuta nella capitale il 29 gennaio nei pressi di una moschea turca.

Altri episodi puntuali sono avvenuti nel Medio Scebelli, ma resta notevole il primo omicidio politico da parte dei terroristi. Obiettivo dei terroristi di Al Shabaab e ISIS – in concorrenza tra loro – è anche il controllo dei gangli dell’economia. Poter imporre taglieggiamenti ad attività lecite è utile a garantire flussi di cassa che sostengono poi le attività violente di entrambi i movimenti. Questo appare il significato del gesto intimidatorio del Bakara – dove poi i commercianti hanno deciso una serrata.

9 deputati sono stati eletti tra Puntland, Somaliland e Galmudug, a conferma del buon progresso delle operazioni di voto a un mese dal termine stabilito (25 febbraio); 43 deputati saranno a breve nominati in Oltregiuba, 21 nel Galmudug. Fanno eccezione alla generale calma gli eventi di Beledweyne. L’annunciata visita del Governatore locale Gudlawe vi ha generato resistenze armate, poi spente dall’arrivo di Forze speciali aviotrasportate. Non vi sono stati scontri, ma la visita è stata ad ogni buon fine cancellata.

Gli equilibri clanici locali restano perturbati e le elezioni sono un ovvio motivo di animosità. La posta in palio è qui molto alta – quest’area ritenuta vicina al Presidente Farmajo nomina 25 deputati – e ciò porta la contesa sino al livello delle Istituzioni federali. I Ministri competenti della Difesa e della Sicurezza affermano di non aver autorizzato l’intervento delle truppe speciali, anzi di non averne avuto affatto comunicazione.

È un paradosso: una azione militare in sé efficace e condivisibile, dove soldati nazionali qualificati assicurano la sicurezza di un Governatore, diventa simbolo dell’uso personalistico delle energie dello Stato. Il grande spiegamento di mezzi secondo i desideri specifici del Presidente risulta un precedente pericoloso nel contesto elettorale. L’occasione fa risaltare anche la debolezza del Premier Roble, rimasto fuori campo. Un Consiglio dei ministri ha ordinato il ritiro delle truppe, che non è avvenuto secondo gli ordini diramati.

Quanto alla politica regionale, dopo aver ritirato la designazione di gruppo terrorista all’ONLF (Fronte di Liberazione Nazionale dell’Ogaden, organizzazione etiope critica di quel premier Abyi), il Ministro degli Esteri somalo ha incontrato l’omologo etiope nel corso di una missione ad Addis. Incontri sono poi avvenuti a Mogadiscio anche con l’Ambasciatore cinese in Somalia Fei, con cui si è discusso di cooperazione anche politica e di sicurezza. Non è un mistero che il legame sinora buono possa divenire più fitto, data la posizione somala lungo uno snodo cruciale della BRI (Belt & Road Initiative) cinese, che a ora punta su Kenya e Gibuti.

Non appare un caso che si sia dunque insediato ora il nuovo Ambasciatore degli USA Larry E. Andrè, giunto il 24 gennaio a Mogadiscio. Diplomatico di carriera, egli colma un vuoto di oltre otto mesi. È necessario un rilancio dello scambio politico: nel Corno gli USA non intendono rinunciare al versante somalo, negletto negli ultimi anni a vantaggio di altri Governi della regione. Uno dei temi di cui si potrà discutere è l’addestramento ai militari e la ricostituzione di una Forza aerea, attività che permetterebbero di recuperare terreno sulla Turchia. Potrebbero inoltre essere di nuovo intensificati i raid aerei.

Non vi sono invece sviluppi evidenti delle aperture di Roble agli Emirati, forse ancora indecisi sul candidato su cui puntare. Degna di nota è la telefonata (27 gennaio) tra Farmajo e l’Emiro del Qatar, lo sceicco Tamim. Si tratta anche qui di posizionamenti in vista del voto per le presidenziali, che seguirà il compimento delle nomine nelle legislative. I colloqui sono utili a rimarcare il legame personale prima ancora che diplomatico

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