L’ambasciata degli Stati Uniti all’Asmara ha pubblicato il 21 febbraio un post sul proprio profilo Faceebook con il quale ha criticato il ministro dell’informazione, Yemane Meskel, per aver diffuso informazioni intenzionalmente distorte in merito alle sanzioni recentemente approvate dagli USA contro l’Eritrea.
Poco prima, infatti, il ministro dell’informazione eritreo aveva scritto un commento sulla propria pagina twitter: “Tempi interessanti! Alcune potenze si impegnano a rispettare i sacrosanti pilastri del diritto internazionale: “la sovranità e l’integrità territoriale degli Stati; il diritto delle nazioni a tracciare le loro architetture di sicurezza indipendenti”, ecc. Sanzioni sbattute contro l’Eritrea per aver sostenuto lo stesso”.
La rappresentanza diplomatica di Washington in Eritrea ha ritenuto opportuno replicare alle esternazioni del ministro Yemane Meskel ribadendo come gli Stati Uniti abbiano imposto sanzioni al partito unico di governo PFDJ, all’esercito eritreo e ad altre entità/individui perché coinvolti nel finanziamento e nell’esecuzione dell’incauto intervento militare eritreo nel conflitto nel nord dell’Etiopia e perché, “come hanno documentato il procuratore generale etiope, la Commissione etiope per i diritti umani, le Nazioni Unite e molti altri, le forze eritree in Etiopia, hanno commesso diffuse e orribili violazioni dei diritti umani, compresa la violenza sessuale e l’uccisione di bambini; hanno bloccato l’accesso umanitario alle persone bisognose e hanno riportato con la forza i rifugiati in Eritrea”.
L’ambasciata USA all’Asmara ha poi aggiunto che le forze eritree dovrebbero essere ritirate dal nord dell’Etiopia immediatamente e permanentemente, perchè la loro continua presenza “sta esacerbando una crisi umanitaria già terribile e sta ostacolando gli sforzi verso una risoluzione negoziata del conflitto”.