Il governo di Gibuti un protocollo congiunto di sicurezza con l’Etiopia, finalizzato allo sviluppo di una collaborazione nel settore della sicurezza, dell’addestramento delle forze armate e nella gestione delle operazioni di peacekeeping.
L’accordo è stato firmato nell’ambito della nona conferenza congiunta dei Capi di Stato Maggiore dei due paesi, che si è tenuta ad Addis Abeba lo scorso 6 marzo. L’accordo è stato firmato dal Capo di Stato Maggiore delle forze armate etiopiche (ENDF), generale Berhanu Jula, e dal Capo di Stato Maggiore delle forze armate gibutiane, generale Zakaria Sheikh.
Di particolare rilevanza, a circa un mese dal presunto tentativo di golpe a Gibuti e al conseguente arresto – ai domiciliari – del generale Zakaria Sheikh, il suo ritorno sulla scena pubblica pienamente reintegrato nel grado e nella funzione.
Nel silenzio che ha accompagnato la questione sul tentativo di colpo di stato del febbraio scorso, erano sorti dubbi in merito alla sorte del capo di stato maggiore e del comandante della polizia, dei quali non erano state fatte circolare informazioni per diverse settimane.
Il generale Zakaria Sheikh ha presenziato alla cerimonia di Addis Abeba commentando entusiasticamente i termini dell’accordo siglato con l’Etiopia, che segue quello già da tempo attivo per le forze di polizia dei due paesi, aggiungendo come lo stesso rappresenti un elemento di particolare importanza nell’architettura della sicurezza regionale.
L’accordo prevede anche una collaborazione per la sorveglianza delle frontiere, per lo scambio di informazioni e la lotta al terrorismo e per l’addestramento in Etiopia del personale militare gibutiano.