La seconda parte della missione in Sudan del ministro degli esteri dell’Eritrea, Osman Saleh, e del consigliere presidenziale, Yemane Ghebreab, si è svolta l’11 aprile con l’incontro della delegazione con il presidente del Consiglio Sovrano di Transizione, generale Abdel Fattah al-Burhan.

Il ministro Saleh, secondo quanto riferito dalle fonti ufficiali dei due paesi, ha trasmesso una lettera del presidente eritreo Isaias Afwerki al capo dello stato sudanese, con l’intento di augurare una veloce soluzione della crisi politica ed economica in corso nel paese, alla quale il generale Al Burhan avrebbe risposto manifestando ottimismo per i progressi registrati nella conduzione del piano di transizione politica nazionale.

Secondo alcuni organi di stampa sudanesi, tuttavia, la missiva del presidente eritreo al presidente del Consiglio Sovrano di Transizione avrebbe incluso anche una proposta per lanciare un’iniziativa politica di stabilità nel paese. Tale iniziativa è stata descritta come “mirata a colmare le opinioni dei partiti sudanesi a risolvere la crisi politica in atto”, senza che tuttavia fossero divulgati i dettagli della proposta eritrea.

L’iniziativa potrebbe essere connessa al tentativo di sostenere una strategia concordata con gli Emirati Arabi Uniti, da alcuni ritenuta orientata a sostenere all’interno del Consiglio Sovrano di Transizione le posizioni più intransigenti, rappresentate dall’ala militare più vicina al generale Dagalo.

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