Martedì, Susan Frey, vice-presidente del settore product management, del colosso tecnologico, ha annunciato che a Nairobi, in Kenya, sorgerà il primo centro di sviluppo di Google in Africa. L’investimento sarà il secondo più grande dell’azienda nel continente, nell’ambito di ricerca e sviluppo (R&D, research and development), dopo che nel 2019 Google ha aperto un hub di ricerca sull’intelligenza artificiale in Ghana.

La scelta è motivata dal crescente uso di internet nel continente africano. Come dichiarato da Nitin Gajria, managing director Africa di Google, “Entro il 2030, l’Africa avrà 800 milioni di utenti internet […] e Google si vuole impegnare ad accelerare la trasformazione digitale dell’Africa attraverso il capitale umano”. Da qui l’impegno, già a ottobre dello scorso anno, di investire un miliardo di dollari in Africa. L’ambito di questo investimento è ancora molto generico e si concentrerà sul permettere un accesso a internet veloce e conveniente per sempre più africani, costruendo prodotti utili, sostenendo imprenditori e piccole imprese e aiutando le organizzazioni non profit a migliorare la vita in tutta l’Africa.

Questi annunci arrivano a breve distanza dalle decisioni di altri colossi digitali, come Visa e Microsoft che hanno annunciato piani di investimento nel paese.

Analisti ed esperti vedono in questi foreign direct investment (FDI) delle buone possibilità per gli ingegneri locali, che vedranno un aumento di salario e per l’economia in generale, in quanto ci sarà più attrazione per talenti stranieri. In generale, la direzione sembra quella, come riportato sopra nella dichiarazione di Gajria di investire nel capitale umano dell’area, sponsorizzando e incentivando istruzione più elevata e specializzata. Le piccole e medie imprese locali, invece, potrebbero risentirne in quanto non sarebbero in grado di resistere alla concorrenza sia da un punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo, data la forte attrazione che le nuove aziende eserciteranno nei professionisti che ora lavoro in aziende locali.

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