Secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite il 27 maggio scorso, il più grande convoglio umanitario dalla dichiarazione del cessate il fuoco avrebbe iniziato al sua marcia per raggiungere lo stato regionale del Tigrai.
Si tratterebbe di un convoglio composto da 215 camion di aiuti alimentari e medicinali che, dalla regione dell’Afar, si sarebbe messo in movimento in direzione del Macallè e altre città del Tigrai, pur muovendosi con estrema lentezza.
Secondo le Nazioni Unite, sebbene il convoglio abbia dimensioni eccezionali rispetto al passato, il volume degli aiuti diretti verso il Tigrai sarebbe ancora insufficiente, mentre l’ONU ritiene che sarebbero necessari almeno 500 camion di aiuti alimentari a settimana per soddisfare le esigenze alimentari dei 5,2 milioni di abitanti dello stato regionale.
Lo sblocco dei convogli umanitari sarebbe stato agevolato dal ripiegamento dei militari tigrini dalle regioni occidentali dell’Afar, nell’ambito di quella che in molti ritengono essere una manovra concordata tra il governo del primo ministro Abiy Ahmed e le autorità politiche tigrine del TPLF.