Il Dipartimento di Stato USA avrebbe esortato il governo israeliano a non intraprendere iniziative politiche con il Sudan finalizzate a rafforzare i rapporti bilaterali e, anzi, insistere con le locali autorità per il pieno ripristino della democrazia attraverso il trasferimento dei poteri ad un governo a guida civile.

La grave situazione politica del paese, secondo gli Stati Uniti, richiede uno sforzo congiunto della comunità internazionale affinchè le autorità militari del Consiglio Sovrano di Transizione cedano il potere ad un governo a guida civile, nel rispetto di quanto domandato dalla società sudanese.

Washington ha anche confermato come non intenda ripristinare l’assistenza economica a Khartoum, nell’ottica di costringere le autorità militari ad intraprendere decisi passi nel solco delle riforme annunciate e poi interrotte con il colpo di Stato dello scorso 25 ottobre.

L’invito degli USA ad Israele giunge in un momento estremamente complesso delle relazioni tra Tel Aviv e Khartoum, entrate in stallo dopo la firma del Patto d’Abramo nel gennaio 2021 e caratterizzate oggi da un crescente sentimento di ostilità della società sudanese verso il sostegno al progetto di una piena normalizzazione dei rapporti tra i due paesi.

I vertici politici e militari israeliani hanno cercato costantemente di consolidare questo processo, conducendo frequenti missioni in Sudan caratterizzate da un basso profilo mediatico e incentrate sul rafforzamento del rapporto – soprattutto sul piano dell’intelligence – con le autorità militari di governo del Sudan.

Tali iniziative, secondo gli Stati Uniti, rischiano di rafforzare il ruolo del governo militare ed allontanare sempre più la possibilità di una transizione politica nelle mani di un esecutivo a guida civile, con gravi conseguenze sul piano della sicurezza e della stabilità del paese.

Il rifiuto di Israele di condannare il colpo di Stato dello scorso 25 ottobre, secondo il governo statunitense, rischia di rafforzare l’assertività del governo militare nel suo ruolo, vanificando gli sforzi della comunità internazionale per agevolare il processo di transizione.

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