Il 29 giugno una delegazione diplomatica sudanese guidata dal ministro degli esteri Ali Sadeck Ali si è recata in visita ufficiale a Gibuti, dove ha incontrato il presidente della repubblica Ismail Omar Guelleh.
Il ministro degli esteri del Sudan ha consegnato al presidente gibutiano una lettera del presidente del Consiglio Sovrano di Transizione Abdel-Fattah Al Burhan, nel quale il vertice politico sudanese auspica una rinnovata e proficua crescita delle relazioni politiche ed economiche tra i due paesi, nell’ambito di una cooperazione regionale che il Sudan reputa di reciproco interesse (http://www.rtdd.dj/index.php/a-la-une/777-djibouti-soudan-le-president-guelleh-recoit-une-delegation-soudanaise-de-haut-niveau-conduite-par-le-ministre-charge-des-affaires-etrangeres).
La visita, organizzata con l’intento di favorire la piena ripresa delle relazioni tra i due paesi dopo la parentesi della pandemia del Covid-19, ha avuto come obiettivo primario quello del rilancio della Commissione Congiunta Gibutiano-Sudanese.
La delegazione sudanese ha discusso con il presidente Guelleh la possibilità di definire nuovi partenariati strategici sulle principali questioni di interesse comune in seno all’IGAD, così come il rilancio della cooperazione sul piano della sicurezza. Hanno partecipato agli incontri, infatti, anche il direttore della generale della sicurezza del Sudan, il Magg. Gen. Ahmed Ibrahim Moufadal, e il suo omologo gibutiano Hassan Said Kaireh.
Il Sudan considera un rafforzamento del proprio rapporto con Gibuti un elemento chiavo della propria politica di sicurezza regionale, stante il ruolo centrale e baricentrico del piccolo paese del Corno d’Africa nella gestione delle proprie relazioni con tutti gli altri paesi della regione. Tale posizione viene ad assumere oggi un significato ancora maggiore, alla luce delle recenti crisi di confine nella regione dell’al-Fashaga tra Etiopia e Sudan, dove la mediazione di Gibuti potrebbe rivelarsi particolarmente importante nel mitigare la possibilità di un’escalation.