Il generale statunitense Stephen Townsend, comandante uscente dello US Africa Command, ha rilasciato un’intervista il 28 luglio nella quale ha richiamato l’attenzione sugli sforzi della Cina per espandere i propri interessi in Africa, attraverso misure economiche e ampliamento della propria capacità militare.

Il generale ha ricordato come Pechino abbia già ampliato la propria base navale di Gibuti, capace oggi ospitare anche le portaerei, dicendosi dubbioso sulle reali finalità di tale espansione e sospettando una volontà di ampliare le proprie capacità di influenza politica e militare nel continente (https://www.nationaldefensemagazine.org/articles/2022/7/28/usafricom-commander-warns-of-growing-chinese-influence-in-africa).

Al tempo stesso, ha detto Townsend, la Cina è alla ricerca della possibilità di aprire una nuova base navale anche sulla costa atlantica, che potrebbe rappresentare una sfida diretta alla sicurezza degli Stati Uniti.

Ciononostante, ha aggiunto il generale Townsend, a dispetto della crescente tensione politica tra USA e Cina, laddove le unità dei due paesi si trovano a vivere a stretto contatto, come a Gibuti, la convivenza è non solo pacifica, ma spesso anche collaborativa.

Il generale ha ricordato di come, solo un paio di anni fa, in conseguenza di un grande incendio scoppiato in una discarica a sud di Camp Lemonnier, le forze statunitensi e quelle cinesi si siano trovata a lavorare insieme per aiutare le autorità gibutiane nella gestione dell’emergenza (https://www.businessinsider.com/us-chinese-troops-coexist-and-cooperate-in-djibouti-general-says-2022-7?r=US&IR=T).

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