Il 26 luglio il governo federale dell’Etiopia ha inviato al Ministero degli Affari Esteri dell’Egitto una lettera con la quale conferma la propria intenzione di procedere con la terza fase di riempimento del bacino idrico della diga del GERD, nella regione del Benishangul Gumuz, pur continuando ad affermare la propria disponibilità per l’avvio di un dialogo regionale sulla gestione della diga.
Il governo egiziano ha reputato la decisione dell’Etiopia come una violazione del diritto internazionale e, il 29 luglio, ha inviato una lettera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite denunciando l’avvio delle operazioni di riempimento come una violazione dei precedenti impegni assunti da Addis Abeba.
Le operazioni sul bacino idrico sarebbero iniziate secondo il governo egiziano almeno due settimane prima dell’invio della lettera al proprio governo, mentre gli impegni assunti dall’Etiopia avevano indicato come data probabile di inizio del riempimento quella della fine del mese di agosto o i primi di settembre (https://dailynewsegypt.com/2022/07/31/ethiopias-third-filling-of-gerd-violates-international-law-expert/).
Secondo il governo egiziano, le modalità di gestione della faccenda da parte dell’Etiopia rappresenterebbero una palese violazione della dichiarazione presidenziale del Consiglio di Sicurezza del 2021, così come delle raccomandazioni emerse nel corso dei vertici tenutisi sotto gli auspici dell’Unione Africana nel 2020.
Il 30 luglio, anche l’inviato per il Corno d’Africa del Dipartimento di Stato USA, Mike Hammer, nel corso della sua visita ad Addis Abeba, ha affrontato la questione della diga del GERD con le autorità locali. Hammer ha confermato alla stampa a margine degli incontri come gli Stati Uniti siano “attivamente impegnati nel sostenere una soluzione diplomatica sotto gli auspici dell’Unione Africana, al fine di soddisfare le necessità di lungo termine di tutte le popolazioni bagnate dal Nilo”. Una posizione cauta e pragmatica, che tuttavia non nasconde le preoccupazioni di Washington per l’evoluzione della disputa tra Etiopia ed Egitto in merito alla gestione della diga.