Il Premier Barre il 2 agosto ha presentato la formazione del proprio Esecutivo. A sorpresa (https://www.aljazeera.com/news/2022/8/5/from-al-shabab-to-the-cabinet-somalias-move-fuels-debate) e con un pizzico di disappunto internazionale (https://www.gzeromedia.com/what-we-re-watching-somalia-s-new-cabinet-takeaways-from-us-primaries-peru-s-president-in-peril), la squadra comprende quale Ministro per gli Affari religiosi l’ex militante di Al Shabaab Mukthar Robow – alias Abu Mansur – che fu numero due e portavoce del gruppo jihadista sino al 2015 (https://www.agenzianova.com/a/62eee8caeda1c1.30141517/4020997/2022-08-02/somalia-premier-barre-annuncia-il-nuovo-governo-c-e-anche-l-ex-terrorista-mukthar-robow).
Robow ha poi abbandonato la causa del terrorismo, avviandosi alla politica nel 2017-2018. La Presidenza Farmajo aveva inteso frenarne l’ascesa e gli aveva riservato lunghi periodi di detenzione in carcere o ai domiciliari. La volontà di aprire canali di dialogo da parte del rieletto Presidente Mohamud resta sotterranea, ma si arricchisce di un nuovo elemento in particolare nei confronti del Bakool regione di origine di Robow (https://www.reuters.com/world/africa/somalia-names-former-al-shabaab-spokesperson-minister-2022-08-02/).
Questa vicenda rischia peraltro di oscurare la complessità nel formare il governo ad ora presentato, né si può fare il torto di non indicare la tessitura che ha condotto ad esempio alla nomina agli Esteri di Huruse – del Puntland – o di Fiqi, del Galmudug, all’Interno. Confermato Nur alla Difesa. Le fonti locali danno una lettura neutrale delle nomine, aspettando i Ministri alla prova della fiducia e poi dei fatti, ovvero alla promessa riconciliazione, contrasto alla carestia e decisa ripresa economica.
Non mancano peraltro com’è naturale le critiche, in particolare dai fogli più attraverso i quali più accesa è la polemica verso Mogadiscio (https://www.garoweonline.com/en/news/somalia/us-not-happy-with-the-make-up-of-the-new-somalia-cabinet-sources). Queste fonti fanno stato di una “irritazione” da parte statunitense, che si spiegherebbe con la coincidenza con l’ultima ondata di attacchi transfrontalieri di Al Shabaab in danno dell’Etiopia e nell’interno ad esempio nel Basso Scebelli contro Forze ugandesi inquadrate nella Missione ATMIS dell’Unione africana (https://shabellemedia.com/category/news/). La contemporanea presa di posizione pro-Pechino da parte del Governo somalo, in occasione della visita del Presidente della Camera statunitense Nancy Pelosi a Taiwan (https://en.radiodalsan.com/76271/2022/08/somalia-backs-china-in-pelosi-taiwan-visit-diplomatic-row/), è un ulteriore campanello di allarme.
Mentre il Presidente Mohamud organizza una prossima visita in Uganda (http://www.hiiraan.com/news4/2022/Aug/187282/somalia_president_hassan_mohamud_to_visit_uganda_next_week.aspx), vi è anche un tratto potenzialmente anti-etiope da tenere in considerazione. La nomina di Robow è un passo in direzione del Presidente dell’Oltregiuba Madobe (https://en.radiodalsan.com/76161/2022/08/robow-from-al-shabaab-helm-jail-to-cabinet-minister/), ma può scontentare altri – come il Governatore del SudOvest Laftagaren – che miravano a evitare la nomina di Robow (https://somaliguardian.com/news/somalia-news/somali-pm-forms-cabinet-former-al-shabaab-spokesman-among-his-appointees/).
Barre deve peraltro già fare i conti con la prima defezione: quella del Viceministro per la Pianificazione Mohamed Abdulqadir Ali (https://somaliguardian.com/news/somalia-news/a-member-of-somalias-new-cabinet-resigns-over-alleged-breach-of-clan-power-sharing-system/). Ciò evidenzia come l’Esecutivo posa ancora vedere delle modifiche, anche per sanare fratture a matrice clanica tuttora irrisolte.