Unità delle forze armate federali etiopiche avrebbero varcato in gran numero i confini settentrionali della Somalia l’8 agosto, attestandosi nell’area di Gedo e Bakool, e aprendo due nuove basi nelle città di frontiera di Dolow ed El Barde.

La misura si sarebbe resa necessaria dopo le incursioni dell’al Shabaab in territorio etiopico e il sospetto della presenza di numerose cellule di jihadisti ben oltre il confine del paese. Le forze armate federali etiopiche intendono in tal modo creare una fascia di controllo lungo le principali vie di accesso al paese, per impedire alla catena dei rifornimenti delle unità jihadiste di approvvigionare le cellule eventualmente presenti in Etiopia (https://www.voanews.com/a/ethiopia-deploys-new-troops-into-neighboring-somalia-/6693095.html).

Si tratterebbe secondo le informazioni fornite dal portavoce del governo regionale di Gedo, Ali Yussuf Abdullahi, di circa 2.000 soldati che andrebbero a potenziare il già cospicuo contingente etiopico presente nella regione.

Il dispiegamento segue di poche settimane la visita dei vertici delle forze armate etiopiche nella regione, che, dopo consultazioni con le amministrazioni locali e con il governo di Mogadiscio, avrebbero ottenuto il via libera per dispiegare un potenziamento del proprio dispositivo militare sul territorio somalo.

Secondo quanto riferito dai vertici militari di Addis Abeba, inoltre, il rafforzamento dei contingenti e delle operazioni contro le milizie di al Shabaab avrebbe portato nel corso delle ultime settimane ad eliminare non meno di 800 jihadisti, mentre il comandante delle forze etiopiche in Somalia, il generale Tesfaye Ayalew, ha affermato come nel corso delle incursioni aeree e terrestri almeno 24 figure di vertice dell’organizzazione jihadista sarebbero state uccise (https://www.voanews.com/a/ethiopia-s-military-800-al-shabab-fighters-killed-in-recent-clashes-/6689836.html).

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