L’al Shabaab lancia un monito al nuovo presidente del Kenya, William Ruto, attraverso un comunicato diramato il 27 agosto dalla Al Katib Media Foundation, riconducibile all’organizzazione jihadista somala. Il documento, intitolato “Kenya al bivio”, chiede al governo di Nairobi di mutare la propria politica di intervento in Somalia, iniziata ormai 11 anni orsono, minacciando ritorsioni e nuovi attacchi qualora il contingente militare delle Kenyan Defence Forces (KDF) non sia ritirato dal sud del paese (https://www.voanews.com/a/6719911.html).

Il comunicato degli islamisti somali sostiene che l’amministrazione del presidente uscente Kenyatta abbia taciuto in patria sulle ingenti perdite subite dal contingente e sul fallimento complessivo della missione, così come sull’incremento degli attacchi in attacchi in territorio keniano, soprattutto nelle aree nord orientali di Mandera, Wajir e Garissa.

Le forze militari del Kenya sono inoltre accusate dall’al Shabaab di aver perpetuato violenze sulla popolazione civile, mentre particolare attenzione è stata mostrata verso le dinamiche politiche in corso nel paese, e soprattutto sulla disputa elettorale che vedrà la Corte Suprema esprimersi il prossimo 5 settembre nel merito delle contestazioni sul voto espresse da Raila Odinga. Secondo l’al Shabaab William Ruto sarà dichiarato presidente, e il gruppo jihadista ha affermato di valutare con attenzione l’atteggiamento del futuro presidente nel merito delle questioni che interessano la missione militare in Somalia in seno all’ATMIS (https://www.garoweonline.com/en/news/somalia/al-shabaab-calls-on-ruto-to-change-kenya-s-policy-towards-somalia).

Qualora Ruto non dovesse ordinare una revisione totale dell’impegno del Kenya in Somalia, ha aggiunto il comunicato, l’al Shabaab tornerà a colpire il suo contingente e il territorio keniota in profondità.

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