L’11 settembre, il capodanno in Etiopia, il TPLF ha rilasciato una dichiarazione in cui ha offerto la pace alla rinnovata alleanza etiopico-eritrea, auspicando l’egida dell’Unione Africana nel processo. Il TPLF ha eletto come suoi rappresentanti Getachew Reda, il portavoce del Fronte, e il generale Tsadkan Gebretensae, il comandante in capo del TDF (Forze di Difesa Tigrine) offrendo una cessazione immediata delle ostilità e la partecipazione alla costruzione della pace. Difficile dire quanto quest’offerta del TPLF sia prodotta da una posizione di debolezza o di forza, come sostenuto qui da Getachew Reda (https://www.bbc.co.uk/sounds/play/p0d01qtl?at_custom1=%5Bpost+type%5D&at_custom4=3845AD20-333D-11ED-80FE-D108933C408C&at_medium=custom7&at_custom2=twitter&at_custom3=BBC+World+Service&at_campaign=64 ).
Il governo di Abiy Ahmed non ha ancora rilasciato una dichiarazione in merito, né quello di Isaias Afwerki. Il che fa supporre che la strategia governativa passi unicamente per le vie militari.
Il comando supremo dell’OLF-OLA, l’altro fronte della guerra anche se si tratta di un conflitto a bassa intensità, si unisce alla condanna del governo di Abiy accusandolo di aver rifiutato l’offerta di pace fatta dagli oromo nell’ultima settimana di agosto – e non riportata da nessun media internazionale – le accuse si estendono alla comunità internazionale che nella costruzione del processo di pace ha trattato il conflitto in Tigrai come l’unico teatro dello scontro. L’OLF-OLA invita i militari ad unirsi alla propria causa, come “hanno fatto migliaia di vostri commilitoni l’anno scorso”, e accusa Abiy di aver aspettato cinque mesi per far ripartire il conflitto sperando che la fame facesse implodere il Tigrai. (https://olacommunique.com/2022/08/31/regarding-the-re-escalation-of-hostilities-in-oromia-tigray-and-elsewhere-in-the-country/).
Quale tuttavia l’effettiva situazione sul terreno? Per Alex de Waal, le ENDF (Ethiopian National Defense Force), le EDF (Eritrean Defense Force) e il TDF stanno combattendo ferocemente, ma fino al 13 settembre era il TDF ad avere il vantaggio. Nel fronte Sud, a Kobo il TDF ha sconfitto le ENDF e respinto un attacco a Seqota, nel sud ovest, mentre sta tenendo le posizioni negli attacchi coordinati di ENDF ed EDF al confine eritreo. Qui pare che ben 12 divisioni etiopiche siano al comando di Isaias, segnalando quanto gli sforzi di allontanare Abiy da Isaias fatti dalla coalizione internazionale siano stati vani. I combattimenti più duri si sono tenuti poi nel Tigrai dell’Ovest, anche se qui non vi sono notizie certe. (https://responsiblestatecraft.org/2022/09/13/tigray-announces-cessation-of-hostilities-but-abiy-remains-silent/).
Sono invece state segnalate da alcune fonti di stampa internazionale misure eccezionali per la coscrizione di massa in Eritrea, nel timore che il TPLF possa muovere in direzione dell’Asmara, quando gli sarà possibile. Anche se Abiy opterà per la pace, gli eritrei temono che il vero nemico da sconfiggere per il TPLF resti il governo di Isaias Afwerki (https://twitter.com/AsmeraReporter).