L’avvio del mandato presidenziale di William Ruto in Kenya deve affrontare adesso la difficile crisi economica del paese, e la stampa locale si interroga sulla reale possibilità per il nuovo presidente di ottemperare alle promesse formulate in sede di campagna elettorale, costruite sulla necessità di avviare un poderoso processo di riforme per il rilancio dell’economia nei primi cento giorni di governo. Impegno che appare di non facile conseguimento, e che rischia di alimentare in breve tempo una nuova fase di conflitti politici (https://www.theafricareport.com/240627/kenya-can-ruto-turn-around-the-economy-in-100-days/?utm_source=newsletter_tar_daily&utm_campaign=newsletter_tar_daily_14_09_2022&utm_medium=email&utm_content=top_stories_article_2).
Una delle prime mosse di William Ruto sul fronte economico è stata la decisione di revocare numerosi sussidi nel settore dei combustibili e dei carburanti, provocando l’immediato effetto di un’ondata di rincari, mentre non è ancora chiaro come il presidente voglia procedere nel merito dei sussidi del settore alimentare, che in campagna elettorale aveva definito come costosi e inefficienti (https://www.dire.it/15-09-2022/789901-in-kenya-stop-ai-sussidi-per-i-carburanti-e-il-caro-benzina-e-da-record/).
Importanti novità sono state registrate anche sul piano della politica estera, dove William Ruto ha nominato il suo predecessore Uhuru Kenyatta come inviato di pace per il Corno d’Africa e la regione orientale della Repubblica Democratica del Congo. L’annuncio della nomina sembra essere stato formalizzato all’indomani dell’accettazione da parte delle forze di governo tigrine del TPLF di avviare colloqui per un cesate il fuoco con il governo federale, aprendo la strada per un più efficace ruolo di mediazione del Kenya (https://www.dire.it/16-09-2022/790862-lex-presidente-del-kenya-inviato-di-pace-per-tigray-e-kivu-borrell-lue-lo-sosterra/).
Ha destato infine scalpore, all’indomani della cerimonia presidenziale d’insediamento, la cancellazione da parte del presidente Ruto di un messaggio su Twitter con il quale aveva ribadito in passato la tradizionale posizione del Kenya nel merito della questione del Sahara Occidentale e il riconoscimento della Repubblica Democratica Araba Sahrawi. La cancellazione, secondo la stampa locale, sarebbe avvenuta poco dopo l’incontro tra il nuovo presidente e il ministro degli Esteri del Marocco Nasser Bourita, intervenuto a Nairobi per partecipare alla cerimonia di insediamento (https://www.theafricareport.com/241794/kenya-morocco-ruto-tweet-ends-decades-old-policy-on-western-sahara-or-does-it/?utm_source=newsletter_tar_daily&utm_campaign=newsletter_tar_daily_16_09_2022&utm_medium=email&utm_content=top_stories_article_1).