L’operatore portuale emiratino DP World ha annunciato lo scorso 20 settembre di aver vinto una nuova sentenza contro il governo di Gibuti in relazione al caso della revoca della concessione nel porto di Doraleh, per la quale ha intentato una vasta serie di azioni legali presso diversi corti internazionali.
L’ultima sentenza favorevole per DP World è quella pronunciata dalla corte d’appello di Hong Kong, che ha accettato di mantenere la causa contro China Merchants Ports Holding presso i tribunali della città cinese, anziché trasferirli presso una corte di Gibuti. DP World ha accusato la società cinese di aver esercitato pressioni sul governo di Gibuti per farla espellere dal paese e rilevarne i terminal portuali (https://abcnews.go.com/Business/wireStory/dp-world-wins-ruling-battle-djibouti-port-90196283).
Il 20 settembre, invece, il governo dell’Etiopia e quello del Sud Sudan hanno raggiunto un accordo per realizzare una serie di infrastrutture finalizzate a realizzare un collegamento congiunto con i terminali portuali di Gibuti. L’accordo è stato definito da uno dei vice-presidenti del Sud Sudan, Taban Geng Gai e dal ministro delle finanze dell’Etiopia, Ahmed Shide (https://sudantribune.com/article264464/).
L’accordo è stato annunciato a pochi giorni dalla notizia secondo la quale il Sud Sudan si appresterebbe ad acquistare alcuni lotti di terreno ai margini del porto di Gibuti, dove intende realizzare infrastrutture di carico destinate e gestire i flussi delle merci destinati nel paese (https://www.nigrizia.it/notizia/il-sud-sudan-costruira-un-suo-porto-commerciale-a-gibuti).
La cooperazione tra il Sud Sudan e Gibuti è stata infine rafforzata il 19 settembre dalla firma di un accordo per la posa di una rete di cavi in fibra ottica per collegare i due paesi, attraverso l’Etiopia (https://www.theeastafrican.co.ke/tea/business/south-sudan-djibouti-plan-to-lay-fibre-optic-to-juba-3957096).