Il Presidente Mohamud ha fatto tappa ad Addis Abeba (28 settembre) in visita ufficiale, per due giorni di colloqui con il Premier etiope Abiy che lo ha accolto al suo arrivo (https://somaliguardian.com/news/somalia-news/ethiopian-pm-somali-president-call-on-un-to-lift-arms-embargo-on-somalia/). La cooperazione economica e il contrasto al terrorismo sono stati i temi centrali negli incontri.
La visita è apparsa voler sanare una distanza che si era andata formando nei primi mesi della Presidenza Mohamud. La Somalia ha perfino ristabilito relazioni diplomatiche con l’Egitto, oggi avversario dell’Etiopia per le questioni legate alla diga GERD lungo il corso del Nilo. È stato dunque deciso di utilizzare meccanismi di consultazione formale per mantenere l’allineamento sulle questioni di interesse reciproco.
Argomento molto mediatizzato è stato l’appello a cancellare o almeno ridurre l’embargo sulle armi dirette alla Somalia. Tutti i Governi che si sono succeduti a Mogadiscio con l’avallo della comunità internazionale hanno chiesto questo passaggio, sempre negato ancorché reclamato come indispensabile nel contrasto al terrorismo. L’adesione dei vicini nella regione – scettici su eventuali distrazioni delle armi verso le reti del terrorismo o per fini nazionalistici aggressivi – è determinante per modificare il quadro attuale.
Il fine resta avere una maggiore autonomia nella gestione dei dossier di sicurezza e per riconquistare le aree interne al controllo delle Autorità. Una battuta di arresto nelle operazioni di riconquista nell’Hiraan evidenzia le difficoltà nel mantenere le avanzate sinora effettuate. Le difficoltà sono state sottolineate da nuovi atti di terrorismo fin nelle vicinanze della capitale, contro esponenti di spicco delle Forze di sicurezza quali il Capo della Polizia di Mogadiscio, gen. Farhan Qarole (https://www.radiodalsan.com/en/77467/2022/09/mogadishu-police-boss-killed-in-ied-explosion/).
L’eventuale ritorno delle reclute somale dall’Eritrea sosterrebbe lo sforzo di normalizzazione, ma l’appello in merito alle Autorità di Asmara è stato sinora infruttuoso.