Il 7 ottobre un avamposto militare dell’esercito di Gibuti è stato attaccato da miliziani Afar dell’Esercito FRUD, Fronte Popolare per la Restaurazione dell’Unità e della Democrazia) nella cittadina di Garabtisan, nel distretto di Tadjoura. L’attacco avrebbe provocato la morte di 7 militari gibutiani e il ferimento di altri 4, mentre 6 risulterebbero dispersi (https://www.voaafrique.com/a/djibouti-sept-soldats-tu%C3%A9s-dans-l-attaque-de-leur-caserne/6781480.html).

L’attacco avrebbe provocato la reazione delle forze di Gibuti, che avrebbero intrapreso un’azione militare oltre il confine dell’Etiopia in territorio Afar il 9 ottobre, con l’impego di unità di fanteria e mezzi blindati.

Il portavoce del FRUD ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’attacco contro le forze gibutiane, ma non è chiaro quale delle due componenti dell’organizzazione abbia comunicato con la stampa. L’Esercito del FRUD, infatti, costituito nel 1991 in seno alla minoranza etnica Afar gibutiana, si è diviso a partire dal 1994 in due distinti gruppi, dei quali solo uno non ha accettato la proposta di cessate il fuoco da parte del governo (https://english.newstracklive.com/news/seven-djibouti-soldiers-are-killed-by-armed-assailants-sc57-nu355-ta355-1253547-1.html).

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