Nel capoluogo regionale nell’Hiran Beledweyne sono esplose dapprima due autobombe guidate da terroristi suicidi, in danno della base militare di Lamagalaay, al cui interno si trovano anche gli uffici dell’amministrazione locale. Civili, militari e alti funzionari risultano tra le vittime: almeno 40 secondo il bilancio diffuso dai media locali; un centinaio i feriti. Una terza autobomba ha poi colpito un posto di polizia in città (https://somaliguardian.com/news/somalia-news/three-suicide-attacks-target-military-base-in-central-somalias-baladweyne-town/).
Il gruppo terrorista ha subito rivendicato gli attentati. Poche ore prima, Forze USA avevano reso noto di aver eliminato uno dei leader dell’insorgenza, Abdullahi Nadir, nel corso di un raid in supporto a Forze somale (https://www.nigrizia.it/notizia/somalia-ucciso-uno-dei-fondatori-di-al-shabaab).
Per alcuni osservatori aver organizzato ed eseguito attentati di tale scala anche contro un obiettivo protetto e senza incappare nelle maglie dell’intelligence è un segnale di forza per le reti del terrorismo. Ciò ha condotto anche a ripercussioni nelle Forze di sicurezza locali (https://somaliguardian.com/news/somalia-news/somalia-arrests-police-intelligence-officials-after-deadly-attacks-in-central-town/).
Altri vi scorgono invece una prova dell’incapacità di riconquistare il terreno perduto nei villaggi dell’Hiraan. In queste aree l’impronta governativa non era stata così percepibile da oltre un decennio (https://www.radiodalsan.com/en/77582/2022/10/major-military-offensive-against-al-shabaab-begins-in-middle-shabelle/). Vi contribuisce nel Gedo anche l’azione di truppe etiopi (https://www.agenzianova.com/a/634153ba0230b0.29023517/4087168/2022-10-04/somalia-truppe-etiopi-entrano-nella-regione-di-ghedo-per-unirsi-a-lotta-ad-al-shabaab).
La differenza qualitativa risiede nella partecipazione dei clan locali – e si possono osservare due livelli di interazione. Più attive sono le milizie, che prendono parte all’offensiva governativa. Resta in apparenza più scettica e distante la popolazione, senza il cui contributo è difficile radicare nel tempo i progressi sul campo di battaglia.