Tensione a Gibuti dopo l’attacco della scorsa settimana da parte delle forze del FRUD (Fronte per il Ripristino dell’Unità e della Democrazia) ad un avamposto dell’esercito nazionale lungo il confine con l’Etiopia, dove hanno perso la vita 7 militari.

Il ministro della difesa di Gibuti ha definito le forze del FRUD come un’organizzazione terroristica, mentre questi hanno sostenuto di aver condotto l’attacco come risposta ad un’aggressione da parte dei militari avvenuta lo stesso giorno. Il FRUD ha anche affermato di aver conquistato l’avamposti militare e di averlo tenuto sino all’alba della mattina seguente, portando poi via armi e munizioni. Affermazione invece smentita dal ministero della Difesa (https://allafrica.com/stories/202210110085.html).

In conseguenza dell’attacco, il 14 ottobre l’Assemblea Nazionale di Gibuti ha varato con una procedura d’urgenza una nuova legge che include ufficialmente il FRUD tra le organizzazioni terroristiche ricercate dalle autorità nazionali, sancendo in tal modo non solo l’ufficialità della condanna verso il gruppo ma anche l’adozione di nuove e più intense misure per il suo contrasto. In tal modo, il governo intende soprattutto avviare una intensa azione contro gli elementi del FRUD all’estero, chiedendone ufficialmente agli organismi internazionali di polizia la cattura e l’estradizione (https://www.africarivista.it/gibuti-il-frud-e-un-gruppo-terroristico-secondo-la-nuova-legge/208189/).

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