Il Kenya non è riuscito a rimborsare i prestiti cinesi concessi per la costruzione della ferrovia a scartamento normale (SGR), sottolineando i problemi della nazione con il crescente debito nazionale.
Secondo i dati del Tesoro, le banche cinesi hanno multato il Kenya per una cifra totale di 1.312 miliardi di scellini per i mancati rimborsi nell’anno fiscale conclusosi a giugno.
Il Kenya ha ottenuto un finanziamento di oltre 500 miliardi di scellini dai finanziatori cinesi, guidati dalla Export-Import Bank of China, per costruire la SGR da Mombasa a Naivasha.
I contribuenti sono stati costretti a sostenere il costo dei prestiti della SGR poiché i profitti derivanti dai servizi passeggeri e merci forniti sulla linea non sono stati sufficienti a coprire le spese operative. Al concludersi dell’anno fiscale a giugno, le spese per ripagare il debito della ferrovia sono state pari a 18,5 miliardi di scellini a fronte di un fatturato di 15 miliardi, con un deficit di 3 miliardi.
Quest’estate, durante il summit Cina-Africa, le autorità cinesi avevano fatto sapere che a diciassette paesi a basso reddito del continente africano sarebbe stato tolto il tasso di interesse. Diplomatici cinesi in Kenya avevano fatto sapere che il paese non sarebbe stato incluso in questa iniziativa, volta a mostrare come il dragone sia intenzionato a rafforzare i legami con il continente africano. Questo perché il Kenya è stato classificato come paese a reddito medio-basso (https://www.businessdailyafrica.com/bd/economy/why-china-locked-kenya-out-of-new-debt-relief-deal-3925388).
Il Kenya rimane quindi legato ancora alla Cina, che rappresenta ad oggi il suo principale stato creditore (un terzo degli obblighi di debito che il Kenya ha all’estero, li deve alla Cina), e in termini assoluti, secondo solo alla Banca Mondiale. Il Kenya ha dovuto far fronte a un deterioramento della situazione dei flussi di cassa, segnato dal calo delle entrate, dall’aggravarsi degli obblighi di servizio del debito e dagli effetti della pandemia di Covid-19. Il debito è stato recentemente aggravato dalle turbolenze economiche scatenate dalla guerra in Ucraina, ma il Kenya non è mai andato in default ed ha sempre ottemperato ai propri pagamenti.