Si registrano nuove avanzate dell’Esercito somalo a danno di terroristi di Al Shabaab, nel Medio Scebelli (https://shabellemedia.com/somali-troops-seize-control-of-several-villages-from-al-shabaab/); diversi sono qui i villaggi ora controllati dalle Forze federali. Un raid di forze aeree keniote ha colpito invece il sud, non provocando vittime ma uccidendo diversi capi di bestiame. Gli effetti collaterali sulla popolazione possono erodere il supporto a vincere il terrorismo.
In questo quadro rileva l’appello dell’Ambasciatore statunitense Andre ai clan locali a sostenere invece le azioni militari, rivendicandone al contempo il carattere per la prima volta eminentemente “somalo” (https://www.hiiraan.com/news4/2022/Oct/188288/us_ambassador_calls_on_somali_clans_to_cooperate_in_battle_against_al_shabaab.aspx). Pur a fronte dei risultati positivi il pieno supporto alla lotta all’insorgenza non può ancora dirsi acquisito.
Il contrattacco degli Al Shabaab con autobombe esplose a nell’Hiraan e che hanno mietuto almeno 20 vittime (https://somaliguardian.com/news/somalia-news/officials-among-at-least-20-killed-after-blasts-rock-two-towns-in-central-somalia/) mostra le difficoltà attuali. Si nota una certa confusione da parte delle Autorità, con esponenti di spicco della politica che non esitano a suggerire misure draconiane sia contro i familiari dei terroristi, sia contro i cittadini e gli imprenditori che ancora si sottomettono alle richieste estorsive degli adepti di Al Shabaab (https://somaliguardian.com/news/somalia-news/somali-regional-governor-orders-troops-to-kill-wives-and-mothers-of-al-shabaab-fighters/). Simili propositi mostrano quanto il quadro resti complesso, oltre la mera contabilità dei villaggi conquistati.
Significativi sono anche i progressi nelle discussioni con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), colloqui organizzati a Nairobi dopo quelli avuti a Washington. È stato ora raggiunto un accordo preliminare sulla cancellazione di circa 10 milioni di dollari di debito, che deve passare al vaglio del Consiglio dell’FMI e che si basa sul rinnovato impegno di Mogadiscio a procedere con riforme e maggiore trasparenza. Il Ministro delle Finanze Nor si dice soddisfatto dei progressi e fiducioso del sostegno in un periodo difficile (https://www.infoafrica.it/2022/10/19/cancellazione-debito-ministro-finanze-ottimista/).
I media internazionali si soffermano soprattutto sugli effetti della perdurante siccità e sulla conseguente carenza di cibo (https://www.voanews.com/a/un-food-agency-warns-somalia-near-full-blown-famine/6800995.html). La Somalia sarebbe ormai “sull’orlo” della carestia, sebbene non vi siano ancora dichiarazioni ufficiali in merito. Il Governo ribadisce l’impegno anche in tal senso.
Ampia eco ha avuto inoltre la notizia della firma di un accordo per l’esplorazione di idrocarburi in sette blocchi offshore con la Coastline Exploration, società avente sede negli USA (https://somaliguardian.com/news/somalia-news/somalia-signs-oil-exploration-agreement-for-seven-blocks/). Si tratta della finalizzazione dell’intesa di febbraio.
Mancano ad ora dettagli in merito alle aree oggetto di concessione e al programma di esplorazione che Coastline vorrà eventualmente adottare (https://www.hiiraan.com/news4/2022/Oct/188346/somalia_signs_major_oil_exploration_agreement_with_coastline.aspx), a il passo in avanti è descritto come un indizio di normalità, cruciale nel disegno di normalizzazione e crescita economica voluto dal Presidente Mohamud (https://www.radiodalsan.com/en/77961/2022/10/somalia-open-for-business-as-president-throws-his-support-at-major-oil-exploration-agreement/).