L’assalto all’hotel Tawakal di Chisismaio (Oltregiuba, nel sud) ha provocato 11 morti e 47 feriti (https://www.hiiraan.com/news4/2022/Oct/188398/death_toll_climbs_to_11_following_al_shabab_hotel_attack_in_somalia.aspx). Un’auto carica di esplosivo e guidata da un terrorista suicida di Al-Shabaab è detonata all’ingresso dell’edificio, poi assaltato da altri tre miliziani. Ne è nato uno scontro a fuoco prolungato con uomini della sicurezza dell’hotel, che hanno infine posto fine all’assedio.

Il gruppo terrorista ha rivendicato l’azione, la seconda di rilievo nel mese di ottobre, dichiarando che l’obiettivo fossero gli amministratori locali del Puntland riuniti in una sala dell’edificio. Si amplia dunque la portata geografica dell’offensiva jihadista in risposta alle operazioni militari volte a sradicarne la minaccia (https://allafrica.com/view/group/main/main/id/00083781.html). L’Oltregiuba è da tempo una delle roccaforti del terrorismo e ciò fa temere una recrudescenza delle violenze, anche se si conferma la cadenza gli attacchi maggiori a livello nazionale sia all’incirca di due al mese.

Le azioni dell’Esercito e della Missione di Transizione dell’Unione Africana in Somalia (ATMIS) proseguono nell’Hiran e nel Medio Scebelli, qui anche con il sostegno di raid aerei da parte di Forze statunitensi (https://www.garoweonline.com/en/news/somalia/al-shabaab-suffers-series-of-blows-in-somalia). Il Governo somalo chiede anzi un supporto più ampio, con una modifica delle regole di ingaggio delle forze USA, sollevando tuttavia qualche perplessità (https://somaliguardian.com/news/somalia-news/somalia-asks-u-s-to-step-up-drone-strikes-against-qaeda-linked-fighters/).

Quanto alla politica interna si segnala la sessione del Consiglio consultivo nazionale, nel corso del quale il Presidente Mohamud e il Premier Barre si sono confrontati con i Presidenti degli Stati regionali (https://www.radiodalsan.com/en/78122/2022/10/national-summit-for-somali-leaders-kicks-off-in-mogadishu/) sulle operazioni militari, sul supporto a quanti siano colpiti dalla siccità e anche sul recente accordo in merito a prospezioni petrolifere offshore, siglato con una società statunitense. Le critiche in merito a quest’ultimo dossier evidenziano come il rapporto con i leader regionali si mantenga ancora su binari di incertezza.

Sul piano internazionale si segnala invece la conversazione telefonica con l’Emiro del Qatar Tamin (https://www.radiodalsan.com/en/78110/2022/10/qatar-and-somalia-agree-to-enhance-bilateral-relations/) – utile a riaffermare la sostanza del rapporto bilaterale, in una fase di maggiore interlocuzione tra Somalia ed Emirati Arabi uniti. Imminente inoltre la partecipazione al Vertice della Lega Araba ad Algeri. Anche a questo proposito i vertici somali devono scegliere se mantenere buone relazioni con tutti i vicini nella regione, o se invece cedere alle lusinghe che vengono dall’Egitto ad allentare la collaborazione con l’Etiopia.

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